E’ un progetto di assistenza domiciliare per persone non autosufficienti.
Il Comune di Rossano, Ente Capofila dell’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di ROSSANO, comprendente i comuni del
Distretto Socio Sanitario n. 1 (Calopezzati, Caloveto, Cropalati, Crosia, Longobucco, Paludi, Rossano) in qualità di Ente
Partner, ha aderito al Progetto Home Care Premium 2017, finalizzato alla realizzazione di prestazioni e interventi,
economici e di servizi, in favore dei dipendenti e pensionati pubblici, loro coniugi, parenti e affini di primo grado non
autosufficienti.
Le prestazioni di assistenza domiciliare si rivolgono alle persone non autosufficienti, con l’obiettivo di intervenire sulla loro sfera socio-assistenziale e prevenirne il decadimento cognitivo.
I beneficiari hanno diritto:
- a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico;
- a servizi di assistenza alla persona (prestazioni integrative) erogati dagli ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’Istituto, previa accettazione del piano socio-assistenziale.
La prestazione è rivolta ai:
- dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- pensionati – diretti e indiretti – utenti della Gestione Dipendenti Pubblici (GDP) e i loro coniugi, se non è intervenuta sentenza di separazione;
- parenti e affini di primo grado anche non conviventi;
- soggetti legati da unione civile e i conviventi;
- fratelli o sorelle del titolare, se questi ne è tutore o curatore;
- minori orfani di dipendenti già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici.
Sono equiparati ai figli, i minori affidati al titolare in virtù di affidamento (familiare, giudiziale o pre-adottivo) disposto dal giudice. I beneficiari devono essere individuati tra i soggetti maggiori o minori di età, disabili.
PRESTAZIONI EROGABILI
A) Servizi professionali domiciliari resi da operatori socio sanitari ed educatori professionali:
Interventi integrativi e complementari svolti da operatori socio-sanitari ed educatori professionali.
E’ escluso l’intervento di natura professionale sanitaria.
B) Altri servizi professionali domiciliari:
Servizi professionali resi da psicologi, come supporto alla famiglia, da fisioterapisti, logopedisti.
C) Servizi e strutture a carattere extra domiciliare:
Interventi integrativi e complementari di natura non sanitaria, per la crescita delle capacità relazionali o cognitive, il
potenziamento delle abilità, e la prevenzione e il rallentamento della degenerazione che incide sul livello di non
autosufficienza, da svolgersi esclusivamente presso centri socio educativi riabilitativi diurni per disabili, centri diurni
per anziani, centri di aggregazione giovanile, centri per l’infanzia.
D) Sollievo:
A favore del nucleo famigliare, per il recupero delle energie psicofisiche necessarie all’assistenza del beneficiario,
interventi di sollievo domiciliare, diurna extra domiciliare e residenziale, qualora l’incapacità funzionale non è
integralmente soddisfatta dai “servizi pubblici”, ma è integrata da uno o più famigliari conviventi o non conviventi
attraverso le cosiddette “cure famigliari”.
G) Supporti:
- le protesi e gli ausili inerenti le menomazioni di tipo funzionale permanenti (compresi pannoloni per incontinenti,
traverse, letti e materassi ortopedici antidecubito e terapeutici, cuscini jerico e cuscini antidecubito per sedie a
rotelle o carrozzine eccetera); - gli apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi o la masticazione e altri apparecchi da tenere in mano, da portare
sulla persona o da inserire nell’organismo, per compensare una deficienza o una infermità; - le poltrone e i veicoli simili per invalidi, anche con motore o altro meccanismo di propulsione, compresi i
servoscala e altri mezzi simili adatti al superamento di barriere architettoniche per soggetti con ridotte o impedite
capacità motorie; - strumentazioni tecnologiche ed informatiche per la sicurezza dell’ambiente domestico e lo svolgimento delle
attività quotidiane; - ausili, attrezzature e arredi personalizzati che permettono di risolvere le esigenze di fruibilità della propria
abitazione; - attrezzature tecnologicamente idonee per avviare e svolgere attività di lavoro, studio e riabilitazione nel proprio
alloggio, qualora la gravità della disabilità non consenta lo svolgimento di tali attività in sedi esterne; - l’adattamento di veicoli ad uso privato, utilizzati per la mobilità di beneficiari gravemente disabili, per la modifica
degli strumenti di guida; - la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in
edifici già esistenti adibiti ad abitazioni private; - Qualsiasi altra fornitura ed installazione a domicilio di dotazioni e attrezzature (ausili) o strumenti tecnologici di
domotica, non finanziati da altre leggi nazionali o regionali vigenti, per la mobilità e l’autonomia, per la gestione
dell’ambiente domestico e delle comunicazioni, tali da ridurre il grado di non autosufficienza, il livello di bisogno
assistenziale e il rischio di degenerazione ulteriore.